IQ3DQ/P POTA I-0572
Relazione Riserva Campo di Mezzo Pan Parrocchia
La Riserva è parte integrante dell’altopiano del Cansiglio (area geografica delle Prealpi Carniche), a diretto contatto con la pianura veneto-friulana ad un’altitudine compresa tra i 1060 ed i 1470 m s.l.m. L’ambiente carsico che la contraddistingue è rappresentato da suoli e rocce di superficie di matrice prevalentemente calcarea. Le prime tracce dell’uomo nella zona del Cansiglio, costituite da punte di selce per armi, risalgono a circa 10.000 anni fa. Citato per la prima volta da documenti storici nel 923 il Bosco del Cansiglio assume grande importanza sotto la protezione della Repubblica di Venezia tanto che nel 1548 viene proclamato “Gran bosco da Reme di San Marco“, riservato alla produzione di remi per le galee (navi da guerra), ad uso esclusivo dell’arsenale. Con l’unità d’Italia la foresta venne inclusa, per 7.000 Ha, nel patrimonio inalienabile dello Stato. Nel 1798, si stabilirono nella foresta del Cansiglio all’interno dell’attuale Riserva i primi Cimbri, artigiani e boscaioli di antica origine bavarese, provenienti dall’altopiano di Asiago. Specializzati nella produzione di prodotti in legno di faggio (“scatoi”, telai e scatole), senza diritto permanente sul bosco e sul terreno. Col tempo nacquero diversi villaggi cimbri di cui due, Vallorch e Le Rótte, situati all’interno della Riserva. Dal 1859 furono stabiliti dallo Stato contratti d’affitto triennali dei fondi demaniali su cui sorsero i casoni residenziali in legno all’interno dei villaggi.
La nostra attività per il POTA è stata pianificata all’interno della Riserva , nel Villaggio Vallorch, in prossimità della Casa Forestale, punto di partenza per tutti i percorsi escursionistici. La Casa si trova all’interno di un bosco di conifere ad alto fusto, con poco spazio per l’istallazione delle antenne, ad eccezione dello spazio antistante dove abbiamo deciso di sistemarci. Qui abbiamo istallato il dipolo della Spiderbeam e le due verticali per i 20 metri. Il solito tavolino che portiamo da casa e utilizzabile quando possiamo accedere comodamente con la macchina. Iniziate le chiamate in 40 metri con discreto successo abbiamo completato le prove in 20 metri, constando le migliori performance del sistema a bobina, rispetto alla soluzione della verticale monobanda. Da qualche tempo utilizziamo l’analizzatore d’antenna per un controllo di efficienza sul posto. La mattinata si è conclusa con un discreto numero di QSO tra i 40/30/20 metri SSB e CW.
RISERVA NATURALE BIOGENETICA CAMPO DI MEZZO – PIAN PARROCCHIA EUAP0150
Descrizione della Riserva
La Riserva è parte integrante dell’altopiano del Cansiglio (area geografica delle Prealpi Carniche), a diretto contatto con la pianura veneto-friulana ad un’altitudine compresa tra i 1060 ed i 1470 m s.l.m. L’ambiente carsico che la contraddistingue è rappresentato da suoli e rocce di superficie di matrice prevalentemente calcarea. Le prime tracce dell’uomo nella zona del Cansiglio, costituite da punte di selce per armi, risalgono a circa 10.000 anni fa. Citato per la prima volta da documenti storici nel 923 il Bosco del Cansiglio assume grande importanza sotto la protezione della Repubblica di Venezia tanto che nel 1548 viene proclamato “Gran bosco da Reme di San Marco“, riservato alla produzione di remi per le galee (navi da guerra), ad uso esclusivo dell’arsenale. Con l’unità d’Italia la foresta venne inclusa, per 7.000 Ha, nel patrimonio inalienabile dello Stato. Nel 1798, si stabilirono nella foresta del Cansiglio all’interno dell’attuale Riserva i primi Cimbri, artigiani e boscaioli di antica origine bavarese, provenienti dall’altopiano di Asiago. Specializzati nella produzione di prodotti in legno di faggio (“scatoi”, telai e scatole), senza diritto permanente sul bosco e sul terreno. Col tempo nacquero diversi villaggi cimbri di cui due, Vallorch e Le Rótte, situati all’interno della Riserva. Dal 1859 furono stabiliti dallo Stato contratti d’affitto triennali dei fondi demaniali su cui sorsero i casoni residenziali in legno all’interno dei villaggi.