IQ3DQ/P DRI-VE128
Malga Palughet (1257 m) è
situata sulla piana di Cajada, ai piedi dell’omonima foresta e all'interno del
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, in comune di Longarone.Circondata da pascoli e in
posizione assolata, ha una bella vista sul fondovalle ed è raggiungibile solo a
piedi, anche in inverno con le ciapsoleA pochi chilometri da
Longarone, attualmente la malga è utilizzata solamente come ricovero per il
pastore, nonostante ospiti al suo interno una sala da pranzo e un bar, un tempo
utilizzati come agriturismo.Da Belluno è raggiungibile
attraverso Desedan, da dove si risale la vallata dell'omonimo torrente sino
alla piana di Cajada e infine imboccando la strada bianca con segnavia CAI 509. Arrivarci per l'ardita
strada asfaltata che corre a mezza costa partendo dalla valle del Piave è già
un’avventura, con i suoi panorami, i dirupi, le gallerie, le forre e le pareti
incombenti. L'improvviso e sorprendente cambio di paesaggio che ci aspetta alla
fine della salita, sarà il miglior invito a percorrere l'anello che ci
consentirà di visitare gran parte della conca e della sua foresta.Domenica 09 maggio IK3SVT e IK3HHV hanno attivato con il call IQ3DQ/p la
Casera Palughet in Malga Palughet, in Comune di Longarone (Belluno).Giunti in macchina in
prossimità della Piana di Cajada verso le 8.00 e lasciata la macchina in uno spiazzo, abbiamo
intrapreso a piedi il sentiero CAI 505 fino a Col d’Igoi e da qui il sentiero
509 fino alla Casera Palughet. In piena
estate la strada e’ percorribile interamente, ma quest’anno a causa delle
abbondanti nevicate, una ordinanza del Sindaco ne impedisce la totale
transitabilità.La giornata favorevolmente
mite e soleggiata ci ha accompagnati per l’intera giornata. Giunti alla Malga
verso le 9.30 e verificata la presenza di una provvidenziale panca all’esterno
della struttura ( peraltro bene esposta al sole ), abbiamo iniziato ad
allestire il sistema di antenne. In questa occasione con Enrico IK3HHV abbiamo
deciso di utilizzare la End Fed e il dipolo per i 20 metri.Agevolata
l’istallazione da robusto palo palo prossimo alla panca per ottimizzare la
discesa del cavo, abbiamo iniziato le operazioni alle ore 8.08 GMT in 40 metri
con OE3YEL cw, e proseguito nonostante la fastidiosa presenza del contest in 40
metri e 20 metri in special modo in telegrafia, dove il corrispondente entrava
dopo le nostre chiamate ( evidentemente non ascoltando ) per chiedere Test ? e rallentando le nostre
attività.Purtroppo anche in
questa occasione, l’ubicazione del sito, molto interna alle zone urbale, non ci
ha garantito la copertura telefonica, quindi non avevamo la possibilità di
comunicare in nessun modo con i colleghi del nostro gruppo ( IZ3BSU, IW3GID,
IU3EDK ) che solitamente ci assistono con spot e monitoraggi vari.
Al rientro,
considerata la nostra attività prevalentemente in CW abbiamo verificato una
buona copertura europea degli RBN.
Quasi al termine
dell’attivazione, siamo stati raggiunti da due Carabinieri Forestali che con il
binocolo ci avevano visto issare la “canna da pesca” per reggere le antenne…
incuriositi per l’inedita situazione ci hanno chiesto cosa stessimo facendo e
nell’occasione si sono trattenuti a lungo con noi a discorrere sui loro problemi
di copertura radio… sull’uso dei V/U portatili da parte dei cacciatori ecc…
La giornata si è
conclusa con l’ultimo QSO alle 13.22 GMT con RP76TG ( call speciale russo ), 23
qso di cui solo 1 in SSB in 40 metri. Soddisfatti per la prima bella giornata
di sole siamo rientrati verso la macchina verso le 16.00 per raggiungere
Longarone alle 17.00.