IQ3DQ/P DRI-VE85
Il Rifugio Coldai
rinominato rifugio Adolfo Sonino si trova sul gruppo montuoso del Civetta ad
una altitudine di 2135 m sul livello del mare. Dopo aver verificato che il
rifugio era già stato referenziato per il diploma rifugi e bivacchi con il DRI
VE 085 abbiamo programmato per giovedì 12 agosto, considerata la giornata
infrasettimanale, di attivarlo organizzando la salita da Pala Favera in Comune
di Forno di Zoldo. Con Enrico IK3HHV siamo partiti da Longarone alle 06:30 è
arrivati al parcheggio di Palafavera alle 7.20. Caricati gli zaini alleggeriti
per questa impegnativa ascesa abbiamo preso i sentiero per raggiungere Casera
di Pioda e da li’ il rifugio Sonino. Davanti a noi il Civetta con la sua cima
già esposta al sole, e dietro di noi il Pelmo e il Pelmetto. Alle 09:30 eravamo già in prossimità del
rifugio Sonino, poche le persone presenti all'interno del rifugio. Preso
velocemente un caffè ci siamo apprestati raggiungere la cengia appena più in su
del rifugio in modo da poter fruire di una apertura verso sud est. Arrivati a destinazione sistemata
l'antenna costituita dai due dipoli uno per i 40 m e uno per i 20 m, sostenuti
dal palo della Spiderbeam da 7 m,
abbiamo iniziato le attività questa volta in 20 m constatandone la pressoché
totale chiusura. L'attività della giornata si è svolta prevalentemente in 40 m
sia in fonia che in telegrafia, con intercalati tentativi in 20 m ma senza
grandi risultati. Dalle 10 in poi purtroppo la nostra postazione è stato
oggetto di continui e ripetuti passaggi dei numerosi gitanti che si
apprestavano a raggiungere attraverso il sentiero il lago Coldai, sottostante
la nostra postazione. Metereologicamente la giornata è stata una delle migliori
con temperature non eccessivamente alte considerata l'altezza del sito ( 2148 mt.
), e un irraggiamento discontinuo a causa del passaggio veloce di diverse nubi. Le nostre attività sono
terminate verso le 15, non prima di aver consumato quanto avevamo preparato al
mattino, per non dover subire i lunghi tempi di accesso al rifugio in questo
periodo. Nel corso della prossima attivazione abbiamo deciso di provare una
antenna verticale. Alle 15 abbiamo preso
velocemente la via per la discesa, non senza difficoltà a causa dei molti
villeggianti che si accingevano al rientro a casa per lo stesso sentiero. L'attivazione
si è conclusa con circa una quarantina di qso con stazioni italiane e europee. Considerata
la propagazione la giornata non è stata certamente una delle peggiori. Nel corso di questa attivazione abbiamo
verificato la possibilità di alleggerire ulteriormente il carico degli zaini,
che viene ad incidere in modo considerevole nella fatica per raggiungere i
Rifugi più alti. dobbiamo migliorare
ancora la dotazione di corde e cordini, indispensabili per la sistemazione del
palo, ma ridurne il diametro e di conseguenza il peso. Ulteriore area di
miglioramento la riduzione del peso degli accumulatori dal momento che finora
nelle nostre attivazioni abbiamo sempre utilizzato delle batterie al piombo da
8 ampere. Con Enrico IK3HHV Abbiamo programmato le prossime attivazioni al
rifugio Venezia posto a ridosso del Monte Pelmo , oppure al rifugio Bosco nero,
raggiungibile percorrendo un irto sentiero subito dopo la diga di Pontesei.