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Per sabato 16 ottobre, avevamo programmato un’uscita
piuttosto tranquilla, e ci pareva soddisfare queste nostre aspettative il
bivacco Molassa, ubicato a circa 700 m all’interno Della Val Molassa. Il
tragitto veniva segnalato dalle guide, come non particolarmente complicato,
percorribile in circa due ore, e servito nei passaggi più complicati da diverse
funi metalliche. Considerato il dislivello non particolarmente impegnativo,
abbiamo programmato la nostra uscita del sabato, proprio rifugio Molassa. Il
nostro obiettivo era attivare il rifugio in mattinata per poi scendere a valle
e recarci alla Forra del Cellina per l’attivazione POTA I-0481. Partiti da
Longarone alle 06:30 siamo arrivati dopo circa un’ora a Barcis, e presa la strada per la frazione Roppe abbiamo
intrapreso il sentiero CAI 974 per il bivacco. Alcuni passaggi si sono rivelati
più impegnativi del previsto virgola e le funi in alcuni passaggi critici tratti mancavano. Raggiunto il rifugio dopo
circa due ore, con buon carico negli zaini abbiamo potuto constatare purtroppo
come la posizione del rifugio non fosse particolarmente favorevole per
l’installazione dei dipoli e della verticale. Il Bivacco costeggiava un dirupo
e grossi alberi impedivano di sistemare le antenne adeguatamente. La copertura
telefonica completamente assente.
Come si fa in questi
casi, abbiamo fatto di necessità virtù e sistemate come potevamo le antenne
abbiamo iniziato le attività con grande ritardo e con grossa nostra grande
sorpresa l’assenza di segnali medio forti. A questo punto abbiamo cercato di
fare tutto quello che potevamo, praticamente solo tre QSO, e piuttosto contrariati dopo la pausa pranzo
sistemato tutto negli a ogni per un veloce rientro che comunque ci ha impegnato
per altre due ore per raggiungere la
zona della Forra del Cellina per l’attivazione POTA del pomeriggio. Morale:
nelle prossime attivazioni saremo molto attenti sulle posizioni dei rifugi bar
bivacchi, per non trovarci costretti dopo aver percorso parecchi chilometri a
riporre le nostre attrezzature negli zaini e rientrare senza aver concluso
granché. Di positivo la sistemazione del rifugio che ci ha permesso dopo aver
percorso il sentiero per due ore virgola di poter accendere un meraviglioso
caminetto e di riscaldarci in una giornata piuttosto fredda. Per le nostre
attività radio comunque il bivacco è assolutamente sconsigliato, primariamente
per la sua posizione in una valle molto chiusa, e per il pericolo conseguente
al percorso di alcuni tratti estremamente esposti i da percorrere in piena
estate.